Important and symbolic space of the city, border between intra
and extra moenia, the walls also host women. Like from a big window, Helen,
Hecuba, Andromache, Cassandra, Deidamia, Medea, Scilla scrutinize husbands,
sons, brothers and impossible lovers, men in distress and in position
of enemies, because they are outside the walls. Homer’s exemplary female
teichoscopiai all have left significant traces in the teichoscopia of Antigone in
Euripides’ Phoenicians (and then in the Thebaid of Statius) but especially that
of Cassandra who - in the last book of the Iliad - observed from the walls the
“good brother” now dead. In the same way, Antigone desires to see the “brother
not so bad” destined to die.
Spazio importante e simbolico delle città, confine tra intra ed extra
moenia, le mura accolgono in più occasioni anche donne. Da lassù, come da
una grande finestra, Elena, Ecuba, Andromaca, Cassandra, Deidamia, Medea,
Scilla scrutano mariti, figli, fratelli e impossibili amanti, uomini in difficoltà
e in condizioni ostili, proprio perché stanno fuori delle mura. Le esemplari
teichoscopie omeriche al femminile hanno lasciato tutte tracce significative
nella teichoscopia di Antigone nelle Fenicie di Euripide (e poi nella Tebaide di
Stazio) ma specialmente quella di Cassandra che alla fine dell’Iliade osserva
dalle mura il “fratello buono” ormai morto, modello polare per l’eroina tebana
che dalle mura smania di vedere il “fratello non più tanto cattivo” destinato a
morire.